L’opera realizzata è stata sviluppata in relazione alla singolarità, nella sua accezione tecnica relativa ai buchi neri. La materia presenta una tensione verso l’infinito, quella stessa tensione subita dalla griglia spazio temporale nei pressi di un buco nero. Si tratta infatti di un montaggio video composto da multiple rappresentazioni materiche di singolarità. Ognuna di esse tende verso l’infinito, l’ignoto. Le riprese stimolano nell’osservatore il superamento della materia ordinaria visibile per portarlo a chiedersi cosa si nasconde oltre la singolarità. La materia visibile è solo piccola parte di ciò che compone l’universo, con quest’opera si cerca di raggiungere la parte invisibile, intangibile.

Abstract (max 300): L'opera è stata sviluppata in relazione alla singolarità, una tensione verso l'infinito subita dalla griglia spazio temporale nei pressi di un buco nero. L'osservatore è portato a superare la materia visibile e a chiedersi cosa si nasconda oltre.

PREMIATO ALLE SELEZIONI NORD ITALIA

FINALISTI PREMIO NAZIONALE A NAPOLI

Nome del gruppo: Les Perdus

Titolo dell’opera: Sans Retour

URL video: https://drive.google.com/file/d/1YdQWrzrJUu7BdIKn2xTN0J1ZNuJVtgpK/view?usp=drivesdk

Città di riferimento: Genova

Classe: VB

Capogruppo: Gemma Nicaso gemma.nicaso@liceokleebarabino.it

2° studente: Chiara Braghieri chiara.braghieri@liceokleebarabino.it

3° studente: Francesca Gobbi francesca.gobbi@liceokleebarabino.it

1° docente: Fabrizio Dieci fabrizio.dieci@liceokleebarabino.it

2° docente: Nicola Bucci nicola.bucci@liceokleebarabino.it

Informazioni opera

Immagine principale:

Descrizione (max 1000):

Si pensa all’universo come un’immensità, un infinito, uno spazio aperto ma allo stesso tempo contenitore di noi e ciò che più in grande ci circonda, che in sé racchiude l’insieme degli astri, dei pianeti, la materia, l’energia, spazio a tratti così rarefatto, in altri più denso, in cui coesistono la più forte delle luci e il buio più assoluto. Dando immagine a essa e le sue tendenze gravitazionali, in questo montaggio video sarà la materia oscura a condurci dalla luce fino alla completa oscurità, alla regione spazio-temporale dalla curvatura così ampia dal cui interno nulla può uscire, in nessun modo, il buco nero che non lascia scampo, la profondità che tutto risucchia in sé e non concede ritorno.

“Si chiude completamente. Si chiude. Si chiude tutto. Si chiude completamente. Non vedo più niente, mai più niente. Siedo e succhio il buio. È quello che ho. Ho il buio in bocca e lo succhio. È quello che ho. È mio. Mi appartiene. Lo succhio.” Il buco nero. La profondità che non lascia scampo.

Abstract (max 300): Video ispirato alla materia oscura, ai buchi neri e a una descrizione dell’universo.

Menzione speciale

Titolo dell'opera: Fe2O3 SiO2

URL video: https://youtu.be/tsYDANCbCk0

Nome del gruppo: A&A

Città di riferimento: Genova

Classe: 5B

Capogruppo: Alice Valente alice.valente@liceokleebarabino.it

2° studente: Aurora Barbieri aurora.barbieri@liceokleebarabino.it

3° studente: 

1° docente: Fabrizio Dieci fabrizio.dieci@liceokleebarabino.it

2° docente: Nicola Bucci nicola.bucci@liceokleebarabino.it

ALTRO LAVORO DI RILIEVO MA NON PREMIAT

URL video: https://youtu.be/-dj5wmP3qKQ

Classe: VB

Capogruppo: Ginevra Ricco ginevra.ricco@liceokleebarabino.it

2° studente: Alice Merani alice.merani@liceokleebarabino.it

3° studente: Giulia Vigo giulia.vigo@liceokleebarabino.it

1° docente: Fabrizio Dieci fabrizio.dieci@liceokleebarabino.it

2° docente: Nicola Bucci nicola.bucci@liceokleebarabino.it

Informazioni opera

Titolo dell’opera: Oltre

Immagine principale: infn-art-science-studente-jefczz-ginevra-ricco-dsc-0496-1536x534.jpg ¬

Descrizione (max 1000):

Rendere visibile l’invisibile”: ciò che percepiamo, tocchiamo, sappiamo essere presente ma non riusciamo a vedere. Il video è frutto di un montaggio che mette in rapporto frame di particolari della figura umana e alcune radiografie mediche evidenziando il divario tra l’immediatamente riscontrabile del corpo e la struttura sottostante rivelata dalla latente evidenza del mezzo radiografico. Il montaggio segue la traccia audio ispirata ai rumori dei macchinari impiegati nella realizzazione delle radiografie sullo sfondo, senza soluzione di continuità, della “Scala Shepard”.

Abstract (max 300): "Rendere visibile l'invisibile": ciò che percepiamo, tocchiamo, sappiamo essere presente ma non riusciamo a vedere. Il video è frutto di un montaggio che mette in rapporto frame di particolari della figura umana e alcune radiografie mediche.

Notizie

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